La manifestazione del 5 dicembre potrebbe avere un imprevedibile seguito in tribunale. È partita - da Facebook, ovviamente - una campagna per querelare il direttore del Giornale Vittorio Feltri, che all'indomani del No Berlusconi Day scrisse che i manifestanti erano «amici di Spatuzza».
«Se fossimo amici di Spatuzza», si legge nell'appello, «molto probabilmente saremmo Presidenti del Consiglio, mio caro Feltri.
Ora basta con l'informazione deviata e tendenziosa, ci siamo ROTTI di pagare le tasse per versarti i CONTRIBUTI PUBBLICI per poi essere diffamati. NOI NON SIAMO AMICI DI SPATUZZA. In Italia c'è il reato di diffamazione. Facciamoci valere. QUERELIAMO IL GIORNALE!».
Pochi giorni di tam tam e i membri del gruppo sono già quattromila. Nel frattempo è arrivata la disponibilità da parte del popolo delle Agende rosse a offrire gratuitamente supporto legale. Ora l'appello continua a circolare e i promotori puntano a «ottenere un risarcimento danni da devolvere poi ad associazioni anti-mafia». Non fosse altro che per questa ragione, c'è da augurarsi che abbiano successo.
da Indymedia
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