“Le democrazie vive hanno bisogno di uomini liberi”, si legge in un commento sottoscritto da una lunga lista di intellettuali pubblicato su Le Monde. “Hanno bisogno di persone coraggiose, indisciplinate, creative. Che osano, provocano e danno fastidio. Come gli scrittori, la cui libertà d’espressione è imprescindibile dall’idea di democrazia. In Italia questa libertà è messa in pericolo da un attacco smisurato contro lo scrittore Antonio Tabucchi. Il presidente del senato, Renato Schifani, gli ha chiesto un risarcimento di 1,3 milioni di euro – una somma esorbitante – per un articolo pubblicato dall’Unità, in cui Tabucchi s’interrogava sul passato, i rapporti d’affari e le frequentazioni ambigue di Schifani. L’obiettivo della causa legale è chiaramente quello di intimidire una coscienza critica”.
La rivista settimanale Veja parla del caso giudiziario di Cesare Battisti che ora dipende dal presidente Lula. “Il tribunale federale supremo del Brasile ha approvato, con cinque voti favorevoli e quattro contrari, l’estradizione di Cesare Battisti, condannato all’ergastolo in Italia per aver assassinato quattro persone tra il 1977 e il 1979. È stata così accolta la richiesta del governo italiano, secondo cui Battisti deve essere estradato perché è stato condannato per crimini comuni e non politici. Ma la vicenda non è ancora chiusa. Il tribunale ha anche lasciato l’ultima parola al presidente Luiz Inácio Lula da Silva. Questo perché la questione Battisti chiama in causa le relazioni diplomatiche tra i governi di Italia e Brasile. Secondo molti Lula non si opporrà alla sentenza, ma potrebbe comunque ritardare l’estradizione”.
da Internazionale
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