Sabato scorso più di 300 mila cittadini hanno dimostrato sull’insegna ”No All'Informazione al Guinzaglio” a Roma e in alcune altre città europee per la libertà di stampa e contro la politica centrodestra di Silvio Berlusconi. Hanno risposto all’appello anche tanti italiani vivendo all’estero. A Berlino, ad esempio, sono venuti 50 persone di fronte all’Ambasciata d’Italia nella Hiroshimastraße.
La deputata eletta nella Circoscrizione Estero Europa per il Partito Democratico, Laura Garavini, ha invitato gli italiani berlinesi di unirsi in lontanza segnando la solidarietà per i giornalisti insultati da Berlusconi come “Farabutti”. Oltre a Garavani hanno parlato i rappresentati del “Media Club Germania”, della federazione berlinese del “Deutscher Journalistenverband” (DJV), la Federazione dei giornalisti tedeschi, e della “Deutsche Journalistenunion” (DJU), l’unione dei giornalisti tedeschi presso il sindacato ver.di.
Nelle dichiarazioni di solidarietà è stato menzionato che il comportamente di Berlusconi di fronte alle quotidiani e giornali indipendenti rimasti non è accetabile. Inoltre la DJU ha condannato la circoscrizione della libertà d’informazione e di stampa in Italia che sono dannegiato anche nella Germania a causa della nuova legge per il Bundeskriminalamt (BKA), l’ente federale criminale, e tutte le misure privative e limitative della libertà che imprimendo lo stato di sorveglianza. A questo proposito la parlatrice ha dato l’avviso alla grande manifestazione Freiheit statt Angst (Libertà anzichè paura) del 12 settembre a Berlino.
Sono venuti anche qualche seguace del Partito Comunista Italiano che sventolavano la sua bandiera. Il loro comportamento, purtroppo, non è stato accettato dagli altri partecipanti della manifestazione. Così, la bandiera rossa è sparita velocemente.
Articolo in tedesco da indymedia germania
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