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lunedì 21 settembre 2009

AREA - LUGLIO, AGOSTO, SETTEMBRE NERO



Spiegava Stratos nel 1974: "Il contenuto politico secondo me c'è anche senza che io dica: ‘Noi facciamo un pezzo per i compagni palestinesi...’. In radio non ci hanno mai trasmessi, chiaramente tutti avevano dei blocchi morali, si scandalizzavano perché abbiamo fatto un pezzo che si chiamava ‘Settembre Nero’."

Grazie a Gianni Costa e ad Ammar abbiamo anche la traduzione dell'introduzione in arabo alla canzone (si dice che fosse una registrazione pirata "strappata ad un museo del Cairo"), una vera e propria esortazione alla pace!

"Un amico mi ha chiesto in questi giorni la traduzione dell'introduzione in arabo di di questa canzone. Volevo informarmi del gruppo, che non conoscevo, e ho fatto una piccola ricerca su internet e ho trovato questa pagina. Ho appena terminato la trascrizione in arabo e la traduzione in italiano.
Per dire la verità il testo è in dialetto egiziano ed in effetti alla fine della parte in arabo la ragazza indica come autrice del testo "masriyya" che vuol dire letteralmente "una egiziana".
Ecco la trascrizione [Ibrahim]

Versione italiana di Ammar dell'introduzione in arabo
La traduzione è stata inviata da Gianni Costa.


... grazie ad Ammar mi è possibile inviare la traduzione integrale dall'arabo dell'introduzione.

L'introduzione è l'esortazione che la ragazza rivolge al proprio amato di abbandonare le armi e la rabbia (peculiarità della guerra) per vivere con lei un'esistenza d'amore in una rassicurante atmosfera di pace.

(Gianni Costa)


AREA - LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE NERO

Mio amato
Con la pace ho depositato i fiori dell’amore
davanti a te
Con la pace
con la pace ho cancellato i mari di sangue
per te
Lascia la rabbia
Lascia il dolore
Lascia le armi
Lascia le armi e vieni
Vieni e viviamo o mio amato
e la nostra coperta sarà la pace
Voglio che canti o mio caro " occhio mio " [luce dei miei occhi]
E il tuo canto sarà per la pace
fai sentire al mondo,
o cuore mio e di' (a questo mondo)
Lascia la rabbia
Lascia il dolore
Lascia le armi
Lascia le armi e vieni
a vivere con la pace.

Giocare col mondo facendolo a pezzi
bambini che il sole ha ridotto già vecchi

Non è colpa mia se la tua realtà
mi costringe a fare guerra all'omertà.
Forse un dì sapremo quello che vuol dire
affogare nel sangue con l'umanità.

Gente scolorata quasi tutta uguale
la mia rabbia legge sopra i quotidiani.
Legge nella storia tutto il mio dolore
canta la mia gente che non vuol morire.

Quando guardi il mondo senza aver problemi
cerca nelle cose l'essenzialità
Non è colpa mia se la tua realtà
mi costringe a fare guerra all'umanità.

Ulteriore versione della parte iniziale in lingua araba, fornitaci da Ibrahim (che ringraziamo immensamente anche per la corretta trascrizione del testo originale in arabo egiziano, spostata ovviamente nell'introduzione e nel corpo del testo della canzone) [CCG Staff]
Amore mio
Con la pace ho messo i fiori dell’amore davanti a te
Con la pace ho cancellato i mari di sangue per te
Lascia la rabbia
Lascia il dolore
Lascia le armi
Lascia le armi e vieni
Vieni che viviamo
Vieni che viviamo o amore mio e la nostra coperta sia la pace
Voglio che canti o mio caro
E che il tuo canto sia per la pace
fai sentire al mondo o cuore mio e di'
Lasciate la rabbia
Lasciate il dolore
Lasciate le armi
Lasciate le armi e venite,
Venite a vivere in pace.

(inviata da Ibrahim)

da Canzoni contro la guerra

1 commento:

  1. Canzone maledettamente attuale.Immensa la tragedia Palestinese quanto la sensibilità del gruppo di vedere oltre...

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