HOME       BLOG    VIDEO    EVENTI    GLI INVISIBILI    MUSICA    LIBRI    POLITICA LOCALE    POST PIU' COMMENTATI

venerdì 25 settembre 2009

ROMA - DOPO LA REALIZZAZIONE DEL VIDEO DEGLI ASSALTI FRONTALI (IL RAP DI ENEA) ANCORA UNA RISPOSTA DI RESISTENZA DA PARTE DELL'ISTITUTO IQBAL MASHI

L'invito di venerdì scorso da parte del Ministero dell'Istruzione a "a promuovere nelle scuole occasioni di riflessioni e di solidale partecipazione, osservando alle ore 12,00 di lunedì, in concomitanza con i funerali solenni, un minuto di silenzio" in diverse scuole è stato disatteso.
Tra gli istituti scolastici che hanno rispedito l'invito al mittente, figura la scuola materna ed elementare Iqbal Masih di Roma, il cui dirigente scolastico Simonetta Salacone, non nuova alla ribalta politica, ha così spiegato la propria posizione: "Ho appena ricevuto la circolare del ministro Gelmini sul minuto di silenzio. Ma nel mio istituto, nè alle elementari e nè alle materne si parteciperà a questo invito per la riflessione solidale, perché in questo momento sarebbe solo retorica". "Meglio dedicare il silenzio a tutte le vittime sul lavoro", ha aggiunto la preside.
Il dirigente ha puntualizzato che "una vera missione di pace va fatta con dottori e insegnanti, non con i militari", ricordando "il mancato sostegno agli ospedali di Emergency".

Per la Salacone, "in un momento in cui si discute sul senso della missione in Afghanistan, se ritirare o meno le truppe, penso che sia più necessaria una discussione tra adulti, come docenti e genitori, che sarà avviata nel mio istituto nei prossimi giorni. I bambini delle scuole materne ed elementari, invece, sono troppo piccoli per riflettere su alcuni temi".

Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha commentato con amarezza l'accaduto, preferendo non entrare nel merito delle dichiarazioni di ogni singolo dirigente scolastico: "E' davvero triste apprendere che in alcune scuole si sia deciso di non osservare il minuto di silenzio in memoria dei militari italiani caduti in Afghanistan".

Per il ministro, "la missione fondamentale della scuola è educare alla cittadinanza, dunque tutti coloro che operano al suo interno dovrebbero rispettare e insegnare a rispettare persone che, correndo rischi altissimi, lavorano per riportare la civiltà in zone devastate, costruendo scuole e ospedali".

"L'idea - ha aggiunto la Gelmini - che, per motivi di polemica politica, alcuni docenti e dirigenti scolastici abbiano voluto deliberatamente mancare di rispetto a chi ha dato la propria vita per portare pace e sicurezza nel mondo, è una cosa che riempie di amarezza. Mi sento - ha concluso il Ministro - di chiedere scusa alle famiglie dei nostri soldati".

Nessun commento:

Posta un commento