È un processo lento e discreto, ma la conquista indiana del continente africano ha già messo radici ben salde.
“Energia, chimica, industrie automobilistiche, infrastrutture, informatica, finanza… New Delhi continua ad avanzare ovunque in Africa, lontano dalla copertura mediatica che caratterizza la presenza del suo vicino cinese sul continente”, scrive Les Afriques.
Le cifre parlano chiaro: gli scambi commerciali con l’Africa sono passati da un valore di 967 milioni di dollari nel 1991 a 36 miliardi nel 2008. La grande differenza con la Cina, è che si tratta di un impegno prevalentemente privato, in cui lo stato a poco a che fare. Il capostipite è stata la fabbrica di auto Tata, seguita da industrie che si occupano di materie prime e infrastrutture.
E mentre i privati avanzano, il ministero degli esteri indiano ha aperto tre dipartimenti dedicati all’Africa, e tutti aspettano il bis del summit India-Africa che si è tenuto a New Delhi nel 2008.
da Internazionale
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