mercoledì 17 giugno 2009
"Forti e gentili si', fessi no"
Non basta un terremoto a zittire gli aquilani! Nonostante gli auto-spot di Berlusconi e la speculazione politica che cala il macigno-G8 sulla testa di una popolazione di terremotati che avrebbe ben altri bisogni, gli abitanti dei territori colpiti fannos entire la propria voce a Monetcitorio.
Un migliaio, forse piu', con tanto di tende piantate davanti Montecitorio, stanchi di aspettare e assolutamente contrari al decreto Abruzzo, sono arrivati con pullman dall'Aquila e dalle coste abruzzesi: hanno manifestato davanti alla Camera e poi hanno sfilato per le vie del centro, gli sfollati dell'Aquila e del cratere colpito dal sisma.
Due tende igloo aperte di fronte alla Camera dei Deputati di Roma e due espliciti invito: uno a Berlusconi (“vieni a vivere qui dentro con noi”) e l'altro alle onnipresenti forze dell'ordine (“Rispettiamo soli i pompieri”). Questi i toni battaglieri dei 1000 e più cittadini abruzzesi che hanno cinto d'assedio Montecitorio contro l'approvazione alla Camera del cosiddetto decreto ricostruzione delle zone terremotate. I manifestanti, raccolti dietro lo striscione “Case, scuole, Università. Subito. Contro la speculazione ricostruzione dal basso'', vogliono dal governo trasparenza nei fondi, coinvolgimento della cittadinanza nella ricostruzione, chiarezza negli appalti e lo stop a progetti “assurdi come quello delle new towns”.
Sono arrivati verso mezzogiorno per un sit-in guidati dal sindaco dell'Aquila Massimo Cialente e dal presidente della provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane. In questo momento, ha sottolineato Cialente, "ci sentiamo umiliati e traditi dal governo". Durissime le parole del sindaco sul decreto per la ricostruzione in discussione a Montecitorio.
A fianco dei comitati civici come 3.32 ed Epicentro Solidale presente anche Legambiente
Dopo l'incontro con il presidente della camera, una parte dei manifestanti ha cercato di andare in corteo verso il Quirinale,urlando "vi aspettiamo al G8", ma sono stati bloccati dalle forze dell' ordine in via del Corso. Quindi sono tornati verso Piazza Venezia, dove li attendevano i pullman per tornare in Abruzzo. Mentre il traffico nel centro di Roma andava per qualche tempo in tilt, i manifestanti improvvisavano un sit-in a Piazza Venezia, per poi tornare verso casa.
da Infoaut
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