Alla Gelmini e ai suoi manovratori nelle stanze dei bottoni (Tremonti e Brunetta) non è bastato un autunno di mobilitazione, né la prova di forza dell'Onda anomala della scorsa settimana contro il G8 University summit.
E approfittando dell'estate in arrivo, cercheranno di far passare i drastici tagli che mineranno alle fondamenta le basi stesse dell'istituto della formazione, da quella primaria su su fino all'Università. E' di questi giorni infatti l'annuncio a mezzo stampa di drasticissimi soppressioni di corsi in molte facoltà del paese.
La cosa è ancor più vera per la scuola dell'obbligo dove la scure economicista di una casta politica capace di concepire la formazione come mero costo si abbatterà senza indugi, lasciando sul tappeto una miriade di scuole sprovviste di corpo insegnante ed amministrativo.
Come già fu per l'autunno, sono di nuovo loro a farsi sentire, i genitori e gli insegnanti della scuola primaria, consci che troppo alta è la posta in gioco per arrendersi. Lo scorso 22 maggio sono già scesi in piazza in moltissime città italiane. Oggi riprenderanno l'iniziativa con capillari ed articolate occupazioni degli uffici governativi distaccati del Ministero dell'Istruzione, per ribadire che non è certo questa la scuola che i genitori (e i bambini! e gli insegnanti!) vogliono...
da Infoaut
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