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mercoledì 24 marzo 2010

L’ultimo saluto a Michele Frascaro, giornalista vero al fianco dei più deboli


di Paolo Margari
In un periodo in cui giornalismo è diventato sinonimo di servilismo, ci sono ancora pochi professionisti che riescono a onorare la propria deontologia preferendo alle marchette elettoralistiche che agevolano i percorsi di carriera la vera inchiesta, quella più difficile perché scomoda al potere, quella che scava montagne di disinformazione per trovare la verità dei più deboli.
Michele Frascaro era tra questi pochi. Per anni militante di Rifondazione Comunista nel Salento, ha lottato sino all’ultimo istante di vita. Ho avuto la fortuna di conoscerlo collaborando alla rivista d’inchiesta locale da lui diretta, L’Impaziente, edita a Lecce. Ci ha lasciato improvvisamente stroncato da un infarto a 37 anni. Il suo esempio non sarà dimenticato.

Questo è il messaggio dei suoi colleghi della cooperativa Paz, editrice dell’Impaziente.

Immagina…
Immagina uno che parla della crisi di centinaia di lavoratori di un’azienda conoscendo ogni loro singola storia e nominandoli uno per uno, immagina uno che è capace di stare fisicamente male per giorni perchè ha incontrato il figlio di un muratore morto sul lavoro, immagina uno che passa la notte a cercare le parole giuste per raccontare la storia di Mohammed sbarcato sulle nostre coste e rinchiuso in un centro di detenzione temporanea, immagina uno che fa politica perchè ci crede, immagina uno che non sa fingere, che non sa dire bugie, che se hai un problema non è mai solo tuo, immagina di essere solo e di sapere chi chiamare, immagina di essere triste e di sapere su chi contare, immagina la sera di essere a una festa e di sapere chi farà partire il trenino, immagina la mattina di essere a lavoro e credere di essere ancora alla festa della sera prima, immagina un amico, di quelli che ti scelgono, di quelli che ti riempiono la vita, di quelli da condividere, augurare, presentare, ricordare… questo era Michele
Ci sfugge il senso di questo incubo. Speriamo solo di svegliarci presto

da Reset-Italia

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