Adesso sono attesi durissimi contraccolpi sull’indotto salentino. Sul piazzale ci sono 300 escavatori invenduti
LECCE — La Cnh Italia del gruppo Fiat, la più importante azienda metalmeccanica del Salento, ha chiesto la concessione della cassa integrazione straordinaria per 500 dipendenti dal 2 novembre 2009 al 31 ottobre 2010. La richiesta dell’azienda, specializzata nella produzione di macchine movimento terra, è stata presentata ieri ai sindacati ed alla Provincia con una lettera dal direttore generale di Confindustria, Antonio Corvino. La crisi di mercato è ancora profonda, sul piazzale dell’azienda di Lecce sono rimaste invendute circa 300 escavatori. La situazione della Cnh avrà dei durissimi contraccolpi sull’indotto salentino, composto da 31 aziende con complessivi 1500 operai. L’intero settore rischia ora di fermarsi.
LA CONGIUNTURA - Nella missiva, in modo particolare, il direttore Corvino spiega che «l’azienda si vede costretta a dover continuare a procedere ad una significativa contrazione delle proprie attività stante il crollo della domanda di mercato». E ancora: «La Case New Holland è un costruttore full-liner globale di macchine movimento terra destinate a miniere, cave e cantieri. Tali cantieri sono penalizzati da una forte flessione, diretta conseguenza della congiuntura economica e finanziaria, manifestatasi a decorrere dalla seconda metà dello scorso anno sia a livello nazionale che internazionale ». Per altri 12 mesi, dunque, l’azienda ha chiesto lo stato di crisi ma la Cnh ha assicurato ai sindacati che, in base alle esigenze tecnico-organizzative e produttive, sarà concordata una rotazione degli operai.
IL POLO INDUSTRIALE - Attualmente i 500 operai della Cnh sono in cassa integrazione ordinaria fino al 29 ottobre prossimo. Dal 2 novembre resteranno ancora a casa. Eppure, secondo il piano illustrato nelle settimane scorse dall’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne, quello di Lecce doveva diventare il polo di eccellenza del settore. La Fiat chiuderà lo stabilimento di Imola e trasferirà nel Salento la produzione delle Terne, escavatori stradali. Con queste macchine, nel Salento saranno cinque le linee di produzione della Cnh: mini Weel Loader, Telehandler, Dozer, Weel Loader e appunto Terna. Ma il mercato americano è bloccato ed anche la produzione ha avuto dei forti contraccolpi. Entro il 20 ottobre, nella sede leccese di Confindustria, il direttore generale mondiale della Cnh, Vincenzo Retus, illustrerà ai sindacati il piano per il 2010. La ripresa dovrebbe cominciare non prima del prossimo anno ed i benefici si potranno vedere solo nel 2011. Con i sindacati sarà affrontato anche il nodo dei 43 apprendisti, i cui contratti scadano a novembre. Sarà chiesta la trasformazione in contratti a tempo determinato.
IL DOCUMENTO - Ci sarà un confronto anche sul prepensionamento di 65 operai attraverso la mobilità volontaria. Nel frattempo l’indotto continua a soffrire. L’altro giorno l’Alcar di Dario Montinari ha chiesto la cigs per 340 operai. Ora è la volta dell’Olc di Specchia, guidata dall’imprenditore Oronzo Barbato. La cigs è stata chiesta per 110 lavoratori. Ieri vertice tra Confindustria e sindacati. Presto verrà stilato un documento comune a sostegno del comparto metalmeccanico.
Salvatore Avitabile
Corriere del mezzogiorno.it
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