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martedì 6 ottobre 2009

Puglia - Emergenza spazzatura: Ugento e Poggiardo, apriranno a gennaio 2010 dopo i collaudi

LECCE — Il Piano regionale dei rifiuti prevede, per la pro­vincia di Lecce, tre stazioni di conferimento e trattamento, una per ogni Ato. Costruzione e gestione degli impianti so­no state affidate al «Consor­zio Cogeam» costituito per il 51 per cento dal «Gruppo Mar­cegaglia » e per il restante 49 per cento dalla Cisa di Massa­fra che fa capo all’imprendito­re Antonio Albanese.

LA SITUAZIONE - L’appalto prevede che lo stesso consorzio, oltre a finan­ziare le strutture per il 90 per cento del costo totale (l’ulte­riore 10 per cento viene coper­to con contributi comunita­ri), debba gestirle per quindi­ci anni. Ma quali sono, nel det­taglio, gli impianti previsti in provincia di Lecce? Comincia­mo col dire che l’organizzazio­ne è speculare nei tre bacini dove si prevedono un impian­to di selezione, uno di biosta­bilizzazione e una discarica di servizio-soccorso. Solo nel­l’Ato Lecce 1 si aggiunge la struttura per la produzione del combustibile da rifiuti (Cdr), l’unica del genere a ser­vizio dei tre Ato. L’Ato Lecce 1 ha come sito di conferimento la piattaforma di Cavallino co­stata circa 15 milioni di euro e dimensionata per lavorare dalle 300 alle 350 tonnellate di rifiuti al giorno. Il bacino è costituito da 27 comuni, tra cui il capoluogo, per un totale di 381mila abitanti. Nei tre Ato, per il momento, questa è l’unica piattaforma completa­ta e funzionante: biotunnel, discarica e Cdr sono stati con­segnati Le code dei camion Spesso, quando la «Sud Gas» si blocca, a Poggiardo ci sono sempre lunghe code di camion ( foto Fabio Serino) da circa sei mesi. Nel­l’Ato Lecce 2, invece, sono an­cora in corso i lavori per la co­struzione delle strutture. Im­pianto di separazione più bio­tunnel a Poggiardo, discarica di servizio - soccorso a Cori­gliano d’Otranto, alla fine co­steranno circa 22 milioni di euro. La consegna è prevista per l’inizio di gennaio 2010.

LE OPERE - Fanno parte di questo baci­no alcuni tra i più grossi co­muni della provincia, tra cui Gallipoli, Galatina e Nardò. In tutto si producono oltre 350 tonnellate al giorno di talqua­le. I ritardi scaturiscono dai contenziosi apertisi dopo l’ag­giudicazione dell’appalto al «Consorzio Gogeam»: in tre anni di battaglie legali sono stati trattati qualcosa come ot­tanta ricorsi tra Tar e Consi­glio di Stato. Infine, per co­struire biotunnel e discarica di Ugento - piattaforma di rife­rimento dell’Ato Lecce 3 - ci vorranno all’incirca 18 milio­ni di euro. Cogeam si dice in grado di avviare i motori tra una quindicina di giorni. L’Ato 3 è composta da 24 co­muni che conferiscono 250 tonnellate al giorni di rifiuti. «La rapida consegna delle ope­re, se si escludono i tempi per i ricorsi, si deve alla buona vo­lontà dell’amministratore del­la Cogeam, Antonio Albanese, che da pugliese è stato estre­mamente coscienzioso riu­scendo ad abbreviare tutti i tempi», fa notare il legale del consorzio, Luigi Quinto. «Gra­zie a questa sensibilità - con­clude Quinto - saremo in gra­do dd uscire dalla fase del­l’emergenza entro quest’an­no».

da Corriere del Mezzogiorno

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