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lunedì 6 luglio 2009

PALERMO Comunicato Stampa “Coordinamento contro la repressione e per i diritti”di Palermo

Comunicato stampa
Il "Coordinamento contro la repressione e per i diritti" di Palermo denuncia un grave fatto di repressione ai danni di Youssef Maged Al Molky, militante palestinese.
Lo scorso 27 giugno Al Molky è stato espulso illegittimamente dall'Italia e tradotto in Siria, paese in cui rischia la pena di morte.
Al Molky, dopo avere scontato nelle prigioni italiane 23 anni e 8 mesi di reclusione, è stato scarcerato dall'Ucciardone di Palermo il 29 aprile 2009. Per accertare la sua cittadinanza e il suo status, Al Molky è stato rinchiuso per altri sessanta giorni nel Centro Identificazione ed Espulsione (C.I.E.) "Serraino Vulpitta" di Trapani.
Il prefetto di Palermo ha espulso Al Molky, «per essere entrato in modo irregolare in Italia», ma l'articolo diciotto della legge sull'immigrazione vieta l'espulsione di un cittadino straniero sposato con un'italiana.
L'atto di espulsione non ha atteso il pronunciamento del giudice di pace in merito alla richiesta di Al Molky di rimanere in Italia con la moglie piemontese. Il provvedimento viola la giurisprudenza italiana. Al Molky avrebbe tutti i diritti per rimanere in Italia perché non ha una cittadinanza riconosciuta, è coniugato con una donna italiana e deve ancora scontare tre anni di libertà vigilata nel nostro paese.
Questa vicenda è emblematica delle condizioni in cui versano migliaia di immigrati nel nostro paese, colpiti da provvedimenti repressivi come le espulsioni e i respingimenti che, in moltissimi casi, trovano la loro conclusione nella tortura e nella morte inflitte dai paesi in cui donne e uomini vengono deportati.
No a provvedimenti repressivi arbitrari o legalizzati dalle nuove leggi razziali come il Ddl sicurezza definitivamente approvato dal Senato il 2 luglio 2009!
A tutte le vittime delle leggi razziste va la nostra solidarietà.

“Coordinamento contro la repressione e per i diritti”di Palermo

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