Sono nata a Nardò il 21 marzo 1958 (quindi ariete e cuspide : vorrà dire qualcosa?) da Filomena De Pace e Vittorio Raho. Nei miei "geni" le lotte delle tabacchine (nonna Uccia era maestra di tabacco), la tradizione artigiana e il suo sapere (nonno Gregorio era "guarnamintaru"), la "missione educativa" (mio papà era insegnante), l'accoglienza (casa nostra aperta sempre a tutti;la mia prima chitarra mi fu regalata da Athina Wlakopoulos, perseguitata politica della Grecia dei colonnelli, che visse con noi per un lungo periodo negli anni più bui di quella dittatura), l'impegno politico sociale e l'amore per la letteratura (mia sorella ed io siamo cresciute a "inno dei lavoratori" e "divina commedia").Sono laureata in lingue e letterature straniere, ho svolto studi sulla corrente anarchica del movimento operaio americano, insegno, da 22 anni ormai, tedesco e inglese presso i licei dell'istituto "Marcelline" di Lecce. Sono separata legalmente, ho una figlia diciottenne, Margherita, che quest'anno voterà per la prima volta, e un gatto nero, Coccia.
1. con scrutinio segreto sono stata scelta come candidata per "Sinistra per il Salento" dall'assemblea del "Movimento per la Sinistra", al quale ho aderito con convinzione. Penso, infatti, che il momento storico che stiamo vivendo abbia bisogno di sinistra, di un soggetto politico nettamente schierato dalla parte dei più deboli, che riparta dai bisogni della gente nell'elaborazione di qualsiasi programma.
2. sono un'insegnante e i miei valori sono legalità, pace, rispetto delle minoranze, solidarietà e diritti. Penso, però, che questi valori non siano "dati", ma vadano "insegnati", che siano cioè risultato di un processo graduale di mutamento culturale radicale. Ho sempre "militato" in associazioni di volontariato attive in questi ambiti e sono, pertanto, educazione, cultura, immigrazione i settori nei quali potrei "spendere" al meglio le mie energie.
3. ci meritiamo una vita migliore, tutti. Urgenti reputo pertanto tutte quelle misure che possano nell'immediato dare opportunità di lavoro e migliorare la vivibilità delle nostre città e quindi la qualità della vita di noi salentini; penso per esempio a cooperative di servizi, a spazi pubblici di gioco, incontro, promozione culturale e creatività, a interventi di salvaguardia del patrimonio artistico-ambientale, a strutture e iniziative di solidarietà e accoglienza.
claudia raho
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